FASEB si unisce alla battaglia di Pro-Test Italia per difendere la Ricerca italiana
Riportiamo lo Statement inviatoci da FASEB (Federation of American Societies for Experimental Biology).
Riportiamo lo Statement inviatoci da FASEB (Federation of American Societies for Experimental Biology).
Si definisce come antiaritmici una categoria ben precisa di farmaci che vengono impiegati in ambito clinico per trattare forme diverse e variegate di aritmie più o meno gravi.
Pro-Test Italia organizza la sua seconda, grande manifestazione nazionale! Link all’evento 19 settembre 2013 ore 15:30 – 18:30 via della Colonna Antonina Montecitorio/Roma La...
Siamo venuti a conoscenza di un episodio vergognoso sul quale l’associazione vorrebbe spendere qualche parola.
Il Festival della mente è un evento culturale dedicato alla creatività che da qualche anno a questa parte ha luogo nel borgo medievale di Sarzana, in provincia di La Spezia. Tra i tanti ospiti invitati, quest’anno prenderà la parola anche Silvio Garattini, il direttore dell’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri, con una relazione intitolata “Invecchiamento cerebrale: un’epidemia del terzo millennio” (qui il programma: http://portale.festivaldellamente.it/it/eventi-festival/invecchiamento-cerebrale-un-epidemia-del-terzo-millennio).
Una delle statistiche più abusate e facilmente demolibili degli anti-sperimentazione animale è quella di Contopulos-Ioannidis sulla traduzione della ricerca di base, secondo la quale la sperimentazione animale per la ricerca di base condurrebbe a risultati clinici solo in un caso su 25000, lo 0.004% dei casi. Come argomento, mi ricorda un po’…
L’associazione Pro-Test Italia si è rivolta, nei giorni scorsi, direttamente al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Ecco il testo della nostra lettera.
Come saprete la Camera ha appena approvato una legge che riguarda (tra le altre cose) il recepimento della direttiva europea 2010/63/UE, del 22 settembre 2010 , sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. Contestualmente abbiamo assistito a una serie di servizi televisivi e giornalistici che inneggiavano alla vittoria delle posizioni animaliste e alla “cancellazione della vivisezione”. In questo articolo cercheremo di chiarire cosa è successo sul serio, cosa è veramente definitivo e cosa, invece, può essere ancora oggetto di modifiche.
Dopo la lunga spiegazione sulle valvole meccaniche e biologiche che abbiamo fatto nel precedente articolo, cerchiamo di ritornare al punto centrale della questione: esiste un tipo di valvola migliore rispetto all’altro? Si può davvero utilizzare un solo tipo di protesi valvolare (nel caso specifico, meccanica)?
Il futuro della sperimentazione animale e della ricerca in Italia è nelle mani della politica, e verrà deciso nelle prossime settimane. Tra le procedure che potrebbero essere vietate con questa nuova legge ci sono gli xenotrapianti; una delle aree di applicazione più note di questa tecnologia è la sostituzione valvolare cardiaca con valvola biosintetica (da distinguere da quella meccanica) di origine bovina o suina.
Questa prima parte di articolo vuole spiegare le differenze, i benefici e i limiti delle valvole biologiche e delle valvole meccaniche. La seconda parte dell’articolo sarà invece dedicata a capire se le valvole biologiche sono davvero “obsolete” come qualcuno vuole dare a intendere.
Ci vengono sottoposte le nuove affermazioni via Facebook 19 della Senatrice Fucksia.
In seguito alla votazione svoltasi in Senato il 4 Luglio 2013 sugli emendamenti riguardanti la sperimentazione animale, noi di Pro-Test Italia abbiamo deciso di far luce su alcune inesattezze scientifiche pronunciate dalla On. Senatrice Fucksia (M5S) durante il proprio intervento.
In data odierna, Mercoledì 17 Luglio 2013, l’associazione Pro-Test Italia è stata convocata in audizione informale dalla XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati in merito al recepimento della Direttiva europea 2010/63/EU.
L’associazione, rappresentata per l’occasione dal Dr. Dario Padovan, coordinatore del Comitato Scientifico, ha potuto così esporre e motivare ai deputati le proprie perplessità riguardo alcuni commi dell’emendamento all’articolo 13 approvati all’inizio di Luglio al Senato.
Riceviamo e con piacere pubblichiamo una lettera aperta di alcuni tra i più grandi esperti italiani sul tema della Direttiva 2010/63/UE. Ci chiediamo, sinceramente, come il Parlamento possa anche solo pensare di ignorare una richiesta proveniente da scienziati così autorevoli, che tanto lustro danno alla ricerca italiana.
Come molti di voi sicuramente sanno, lo scorso 3 Luglio il Senato ha approvato l’art. 13 del ddl S. 587, presentato alla Camera come C. 1326 ed in discussione in questi giorni alla XIV Commissione Politiche dell’Unione Europea della Camera dei Deputati, per il recepimento della Direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 settembre 2010, sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. Il testo originale è stato emendato in commissione in maniera decisamente peggiorativa, che potrebbe dare un brutto colpo alla ricerca.
L’Italia è in ritardo nel recepimento della direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali a fini sperimentali. Il ritardo è dovuto in gran parte agli emendamenti che continuano ad essere proposti e discussi in Parlamento, paradossalmente senza considerare quanto riportato nella direttiva stessa e senza considerare che questa è il frutto anche del confronto tra associazioni animaliste europee ed esperti del settore, che hanno trovato il giusto compromesso tra benessere animale ed esigenze di ricerca.
L’8 Giugno 2013 Pro-Test Italia, con l’aiuto di tante altre Associazioni e tanti ragazzi, ha organizzato l’evento nazionale “Italia unita per la corretta informazione scientifica”, che ha avuto luogo nelle maggiori città italiane: Milano, Roma, Napoli, Genova, Torino e tante altre.
L’iniziativa è la prima nel suo genere qui in Italia ed ha delle peculiarità che vale la pena sottolineare: l’evento è partito dal basso, da giovani desiderosi di informazione e di confronto, non solo ricercatori ma anche estranei agli studi di discipline scientifiche, ragazzi che hanno a cuore il futuro del proprio Paese e che vogliono annientare il fantasma che si aggira in Italia da qualche tempo: la piaga della disinformazione scientifica il cui principale terreno di cultura sembra essere Internet, la nuova dimensione del XXI secolo, ed è infatti da lì che è partita l’iniziativa.
In data odierna, Mercoledì 3 Luglio 2013, una delegazione dell’associazione Pro-Test Italia è stata ricevuta in Senato da parte di alcuni componenti di diversi schieramenti politici, in merito al recepimento della Direttiva europea 2010/63/EU.
L’associazione ha potuto così esporre e motivare ai senatori le proprie perplessità riguardo alcuni commi dell’emendamento all’articolo 9 approvati la scorsa settimana dalla XIV Commissione permanente – Politiche dell’Unione Europea.
Il 20 Aprile 5 animalisti attivisti hanno fatto irruzione nello stabulario di Via Vanvitelli a Milano e ne sono usciti portandosi via un centinaio di topi ed un coniglio. Lo scopo di questo gesto era la “liberazione” delle cavie, in quanto, a parere dei suddetti attivisti, questi animali sarebbero sottoposti a torture da parte dei ricercatori. Oggi siamo venuti a conoscenza delle condizioni in cui vivono alcuni di questi animali, attraverso alcune foto pubblicate su Facebook.
La necessità di creare un dialogo diretto tra il mondo scientifico e il pubblico privilegiando uno stile comunicativo che metta al primo posto la correttezza dell’informazione scientifica e la verificabilità dei dati: con questo spirito è nato “Italia unita per la corretta informazione scientifica”, un evento svoltosi in 16 città italiane, organizzato da Pro-Test Italia, e che ha coinvolto numerose associazioni e istituti di notevole importanza, come CICAP, ANBI, Associazione Luca Coscioni, EBRA, SIVAL, Istituto di Farmacologia Mario Negri, O.Ma.R. e INGV, oltre che alcune Università italiane.
L’associazione Pro-Test Italia si schiera in maniera decisa contro qualsiasi tipo di violenza. Siamo infatti un’associazione aperta al confronto pacifico con chiunque sia disposto a dialogare. Le minacce ed i boicottaggi a nostro parere non sono assolutamente una modalità di confronto accettabile, li riteniamo invece tentativi di censura che mai e poi mai noi metteremmo in atto nei confronti di chi non condivide il nostro pensiero.